“Futuro”: una parola già di per sé misteriosa; se poi a questa affianchiamo il termine “tecnologia”, tutto diventa una sorta di gioco a mosca cieca.
Gli esperti prevedono un sacco di innovazioni per il futuro tecnologico. In fondo, dopo l' I-PAD, con il quale si ha accesso al mondo con un solo dito; o l' E-BOOK che ha mandato in pensione il classico libro dalle “mille” pagine che si impolverava e occupava spazio nella nostra libreria, cosa riserva ancora la tecnologia per noi??.
Non ci resta solo che pazientare. Chissà fra qualche anno come sarà il mondo.
Ci saranno davvero i robot che sostituiranno le casalinghe nei lavori domestici e affiancheranno l'essere umano come vediamo nei film?; ci saranno dei cellulari ancora più tecnologici dei nostri oggi?; e poi, si potrà progettare un automobile capace di volare??
Oppure, l'uomo sfinito da così tanta tecnologia tornerà all'età della pietra.
Gli esperti prevedono tanti progetti scientifici per il futuro che avranno come firma tecnologia.
Si pensa, ad esempio, che nel 2030 verranno messi a punto metodi scientifici capaci di far godere di eterna giovinezza (sogno di molti).
O ancora nel 2075 si dice che la clonazione diverrà una cosa normalissima.
Addirittura nel 2600 si progetta l'esplorazione dello spazio al di fuori della nostra galassia. Per quest'ultima innovazione non sapremo mai effettivamente come andrà a finire (a meno che nel frattempo non si inventi l'elisir d'immortalità).
La scienza e la tecnologia diverranno una cosa sola. Perché se nel 2600 gli astronauti dovranno realmente andare verso l'esplorazione di uno spazio sconosciuto, occorrerà una navicella spaziale capace di reggere il viaggio. Sarà lì, infatti, che subentrerà la tecnologia, che, molto probabilmente, sarà di gran lunga migliore a quella attuale.
Tutto ciò sembra assurdo e impossibile se ci pensiamo adesso.
Ma immaginiamo di essere nel periodo di Galileo Galilei, ritenuto il padre della scienza per aver inventato il metodo scientifico e il telescopio. Per i passi da gigante che ha fatto la scienza rimarrebbe sbalordito.
Ma del resto, come si dice: “tutto è possibile”.
Chissà se un giorno alcune cose diverranno possibili.
Nell'attesa di quel giorno credo che si continuerà a studiare ai fini di avere un mondo che sia in grado di essere nominato tecnologico.