Tema antologia: La guerra in Libia
Sara Pisu 3^E
Da qualche tempo a questa parte si sente parlare di tante catastrofi o rivolte, ma quella più “famosa” è l'attuale guerra in Libia, che ha coinvolto anche l'Europa e altro Paesi. E' grave perché il popolo si è ribellato al suo dittatore Gheddafi, che da troppi anni sottometteva il suo popolo. Ma costui non è tranquillo, tanto che si è creata una vera e propria guerra e la popolazione terrorizzata scappa mentre le truppe restano in Libia a morire. I profughi sono venuti disperati, in tutti i modi possibili, in Europa e anche in Italia. Anch'essa ha mandato il suo aiuto contro Gheddafi, che però bisogna comunque temere. A quanto ho capito, c'è anche il problema che l'Italia aveva un certo patto con Gheddafi, ora però non so come si sono evolute le cose. Intanto però la guerra continua, le uccisioni aumentano giorno per giorno, e niente di fatto si risolve. Sono molto preoccupata, il mondo è pieno di problemi e disastri e nessuno viene risolto senza che accadano tragedie. C'è un altro problema, quello dei profughi, e l'Italia essendo geograficamente il Paese più vicino alla Libia, ne è piena. Tutte le coste sono piene di barche di profughi che altro non chiedono che scappare dalla loro terra distrutta. Io dico che è giusto accoglierli, giustissimo. E fin qui il problema sono gli edifici e le strutture adatte e spaziose per accoglierli... Ma se solo l'Italia deve accoglierli, allora è molto scorretto e brutto da parte degli altri Paesi europei. In questi casi tutti dovrebbero contribuire e aiutare il più possibile senza egoismi o indifferenze. Ora io forse sono male informata, e lo spero, perché sarebbe molto più bello se tutti contribuissero ad aiutare i profughi che non hanno altra colpa che volere giustizia. Spero che la abbiano, che riescano tutti a tornare nel loro Paese libero e di non trovarlo come lo hanno lasciato, ma come è sempre stato, con l'unica differenza della libertà. Perché sicuramente neanche loro vogliono stare qui, se nella loro terra non ci fosse la guerra. Però è così, e allora bisogna correre in loro aiuto, anche se questo deve comportare delle complicazioni che vanno superate.
mercoledì 4 maggio 2011
Futuro tecnologico
Tema di Antologia: Futuro Tecnologico
Sara Pisu 3^E
Inventori del passato come Nikola Tesla o Newton non si sarebbero mai aspettati quello che per noi oggi è una quotidianità. Ciò che al giorno d'oggi è normale e quasi indispensabile, allora non era nemmeno nei pensieri dei più grandi inventori. Ma la tecnologia si sarebbe evoluta nel tempo fino ad oggi e anche più avanti, sempre senza mai fermarsi, e noi potremo goderne o per lo meno conoscerne solo un piccolo pezzo, perché non sapremo cosa riserverà nel futuro questa corsa tecnologica che però non ha concorrenti. Oggi la maggior parte degli oggetti è tecnologica, innovativa e funzionale, creata per uno scopo che porta avanti fino alla sua fine. Oggetti però senza un cuore, oggetti che restano tali (anche se tu li possiedi da tanti anni), che svolgono la loro funzione senza cambiare mai. Oggetti curiosi che non possono provare emozioni, che a volte ci fanno fissare e distaccare dalla vita reale, diventando una vera e propria ossessione, e la vita reale diventa solo un gioco. A volte diventa una malattia, guaribile, ma pur sempre preoccupante... Però, la maggior parte dei casi la tecnologia utile, usata quando è necessario ha sempre fruttato qualcosa di cui dobbiamo esserne grati. E sicuramente chissà cosa si inventeranno nel futuro, qualcosa di grandioso certamente, e se prima la tecnologia era un optional o un semplice sfizio, allora prenderà parte integrale della nostra vita, e probabilmente non ci sarà altro che lei. Così un po' mi immagino il futuro tecnologico, dove essa è dappertutto e in tutto, e non ci sarà scampo dalle comodità che finiranno per distruggerci. Che fantasia, direte, dico io stessa, ma la realtà mi sta dimostrando qualcosa di non tanto diverso. Infondo, il futuro è tecnologico, e mi fa un po' paura, sapere che forse le mie passioni in futuro non esisteranno, che la gente cambierà e niente sarà più come ora. Forse è un'esagerazione, ma qualcosa di probabile c'è... esistono anche molti film che lo suppongono, quello che io ora sto solo immaginando come “futuro tecnologico” e le mie idee sono abbastanza confuse, però credo che sia possibile, sia possibile che a forza di ossessionarsi con una tecnologia, quella diverrà di vitale importanza e l'uomo con un cuore non ci sarà più. Ora spero che questo rimanga solo nella mia fantasia e che la tecnologia in futuro sarà utile e moderata, tutto rimarrà normale e niente cambierà radicalmente. Infondo, in ogni secondo che passa, il futuro diventa presente. Allora, un futuro che sembra così lontano, alla fine non lo è poi così tanto.
Sara Pisu 3^E
Inventori del passato come Nikola Tesla o Newton non si sarebbero mai aspettati quello che per noi oggi è una quotidianità. Ciò che al giorno d'oggi è normale e quasi indispensabile, allora non era nemmeno nei pensieri dei più grandi inventori. Ma la tecnologia si sarebbe evoluta nel tempo fino ad oggi e anche più avanti, sempre senza mai fermarsi, e noi potremo goderne o per lo meno conoscerne solo un piccolo pezzo, perché non sapremo cosa riserverà nel futuro questa corsa tecnologica che però non ha concorrenti. Oggi la maggior parte degli oggetti è tecnologica, innovativa e funzionale, creata per uno scopo che porta avanti fino alla sua fine. Oggetti però senza un cuore, oggetti che restano tali (anche se tu li possiedi da tanti anni), che svolgono la loro funzione senza cambiare mai. Oggetti curiosi che non possono provare emozioni, che a volte ci fanno fissare e distaccare dalla vita reale, diventando una vera e propria ossessione, e la vita reale diventa solo un gioco. A volte diventa una malattia, guaribile, ma pur sempre preoccupante... Però, la maggior parte dei casi la tecnologia utile, usata quando è necessario ha sempre fruttato qualcosa di cui dobbiamo esserne grati. E sicuramente chissà cosa si inventeranno nel futuro, qualcosa di grandioso certamente, e se prima la tecnologia era un optional o un semplice sfizio, allora prenderà parte integrale della nostra vita, e probabilmente non ci sarà altro che lei. Così un po' mi immagino il futuro tecnologico, dove essa è dappertutto e in tutto, e non ci sarà scampo dalle comodità che finiranno per distruggerci. Che fantasia, direte, dico io stessa, ma la realtà mi sta dimostrando qualcosa di non tanto diverso. Infondo, il futuro è tecnologico, e mi fa un po' paura, sapere che forse le mie passioni in futuro non esisteranno, che la gente cambierà e niente sarà più come ora. Forse è un'esagerazione, ma qualcosa di probabile c'è... esistono anche molti film che lo suppongono, quello che io ora sto solo immaginando come “futuro tecnologico” e le mie idee sono abbastanza confuse, però credo che sia possibile, sia possibile che a forza di ossessionarsi con una tecnologia, quella diverrà di vitale importanza e l'uomo con un cuore non ci sarà più. Ora spero che questo rimanga solo nella mia fantasia e che la tecnologia in futuro sarà utile e moderata, tutto rimarrà normale e niente cambierà radicalmente. Infondo, in ogni secondo che passa, il futuro diventa presente. Allora, un futuro che sembra così lontano, alla fine non lo è poi così tanto.
lunedì 2 maggio 2011
futuro tecnologico
TEMA SUL FUTURO TECNOLOGICO
Di
Gabriele Serra
Di questi tempi i sogni tecnologici si stanno avverando man mano che la scienza e la tecnologia cresce a dismisura. Tutti gli strani congegni che solo nei romanzi e nei film fantascientifici si potevano vedere ora si possono realmente toccare e utilizzare, basta pensare ai progressi dell’Apple che ha inventato la nuova generazione di IPod, IPhone e l’IPad, oppure i TABLET che con il solo muovere il dito su schermo touchscreen, ultrasottile e con migliaia e migliaia di applicazioni ultra sensoriali ti permette di divertiti e appassionarti al prodotto, un’altra grandiosa invenzione è l’E-BOOK una mini agenda elettronica che contiene tutti i testi che vuoi per leggere comodamente tenendo il prodotto nel palmo di una mano anziché usare un libro.
L'evoluzione della tecnologia è condizionata anche dal consumatore che è sempre allerta e all’informazione sulla rete e non, per l’ultimo prodotto ultratecnologico e per il congegno tecnologico all’ultima moda spendendo così palate e palate si oro ogni volta che esce l’ultimo modello.
L'evoluzione della tecnologia è condizionata anche dal consumatore che è sempre allerta e all’informazione sulla rete e non, per l’ultimo prodotto ultratecnologico e per il congegno tecnologico all’ultima moda spendendo così palate e palate si oro ogni volta che esce l’ultimo modello.
In un decennio e mezzo, i personal computer potrebbe essere molto diverso dai modelli attuali molto più ultra-galattici e tecnologici sempre più potenti e piccoli dei notebook.
Per contemplare ancora di più l’avanzo tecnologico basta pensare che il primo computer era solamente una base di legno con cerchi di bastoni, molti diversi dagli attuali.
I benefici TECNOLOGICI futuri potranno essere: più Servizi, più Precisione, Meno rischi e infine si spera sulla Riduzione dei costi di tutti i prodotti; ma gli SVANTAGGI del futuro tecnologico possono essere la totale Mancanza di privacy, isolamento da parte della massa tecnologica, Truffa e causa dell’isolamento: Offerte di lavoro declino.
Per quanto mi riguarda anche io mi reputo un ragazzo tecnologico ma non un fanatico, i progressi per il futuro saranno tanti speriamo ancor migliori di quelli attuali.FINE
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gabriele serra
la guerra in Libia
TEMA SULLA GUERRA IN LIBIA
Di
Gabriele Serra
Da qualche tempo, attraverso televisione e quotidiani sono state diffuse molte notizie riguardanti vari stati dei paesi nord africani. Queste notizie indicavano la ribellione dei popoli di quei paesi contro i governi in carica, da quanto ho capito pare che questi governi non venivano più riconosciuti come rappresentativi del popoli. Tra le tante storie sanguinarie di tutti i quei popoli mi ha colpito la storia riguardante la Libia, da tanto governata da un dittatore potente e malvagio, Gheddafi. In Libia la popolazione è insorta contro il loro dittatore che all’inizio si mise in fuga con la sua famiglia per poi ritornare e contrastare ovvero uccidere i ribelli con il suo fidato esercito. Questa guerra o ribellione ha scatenato una fuga di massa da parte dei libici con le barche malandate verso i paesi vicini tra cui il nostro.
L’Italia come sappiamo è impegnato da tanto tempo nel soccorso e nell’accoglienza dei cittadini extracomunitari che scappano dal loro paese per avere una nuova possibilità di vita partendo da un nuovo paese come ad esempio il nostro.
L’Italia con questo conflitto libico, si è trovata in difficoltà perché tantissimi cittadini di quel paese giungono nelle nostre coste ma le strutture non sono sufficienti per accoglierli causando problemi di convivenza con le popolazioni locali.
Da ciò che scrivono i giornali, l’Italia, attraverso le sue autorità, ha protestato con la comunità europea perché, così sembra, nessun altro paese europeo è favorevole all’accoglienza dei profughi e mancano gli aiuti nei confronti dell’Italia che si sta facendo carico di tutte le risorse necessarie per non abbandonare i libici.
notizie di questi giorni risaltano il fatto che l’Italia potrebbe partecipare attivamente alla guerra libica con un intervento militare, io mi auguro che non si arrivi a tanto e che questa guerra termini con la resa di Gheddafi.
notizie di questi giorni risaltano il fatto che l’Italia potrebbe partecipare attivamente alla guerra libica con un intervento militare, io mi auguro che non si arrivi a tanto e che questa guerra termini con la resa di Gheddafi.
Il mio pensiero è che se da un lato è giusto aiutare i popoli in difficoltà, come gli americano fecero con l’Italia durante la 2°guerra mondiale, ma l’aiuto deve essere gestito da l’intera comunità occidentale e soprattutto tutti i paesi europei devono collaborare agli aiuti e all’accoglienza di profughi e persone che si allontanano dai paesi dove c’è in atto una guerra.
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